Dopo essersi occupati tanto di rete (telefonica), l'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti! dipendenti Telecom, ha deciso
di puntare sulla rete di associazioni analoghe in altre società quotate. Il nocciolo "duro" di quella che vuole diventare una sorta di federazione dei piccoli soci che investono nel capitale del loro datore di lavoro comprende i rappresentanti dei dipendenti azionisti di Poste italiane e Italiaonline, mentre sono in corso contatti con l'omologo azionariato di Prysmian, che ha il "merito" di essere un esempio di successo come unica vera public company italiana. Anche dalla parte di Parmalat ci sarebbe un interesse all'iniziativa.
Primo obiettivo: sollecitare il Parlamento su nuove proposte relative alla rappresentanza dei dipendenti-azionisti nei consigli di amministrazione. Un modello che, a prescindere dalla qualifica di socio, ha trovato applicazione in altre realtà europee, in Germania anzitutto, ma anche in Francia, e che invece in Italia non ha mai preso piede. La stessa partecipazione alle assemblee è frenata dai meccanismi della raccolta deleghe che non sono oliati per interfacciare con un azionariato frazionato. (A.GI.) |